Cardo mariano: cos’è, a cosa serve e come si usa

Il cardo mariano, noto anche come cardo mariano, cardo sacro o serralia delle foglie, è una pianta medicinale ampiamente utilizzata per preparare rimedi casalinghi per problemi al fegato e alla cistifellea, ad esempio. Il suo nome scientifico è Silybum marianum e può essere trovato nei negozi di alimenti naturali, nelle farmacie e in alcuni mercati liberi.

Il principale principio attivo di questa pianta è la Silimarina, che oltre ad agire su fegato e cistifellea, aumenta la produzione di latte materno.

Cosa serve 

Il cardo mariano ha proprietà antinfiammatorie, astringenti, digestive, diuretiche, rigenerative e antisettiche e può essere utilizzato per trattare l’emicrania, la nausea, le vene varicose, i problemi alla milza o alla cistifellea. 

L’applicazione principale del cardo mariano è il trattamento dei disturbi del fegato, a causa di uno dei suoi componenti, la silimarina. Questa sostanza agisce direttamente sulle cellule del fegato danneggiate, a causa di sostanze tossiche in eccesso, come l’alcol, rigenerandole e prevenendo nuove lesioni. Allo stesso modo, il cardo mariano può essere utilizzato per aiutare nel trattamento della cirrosi, dell’epatite o del fegato grasso, ad esempio. Vedi i principali sintomi che indicano problemi al fegato .

Poiché migliora il funzionamento del fegato, aiuta nell’eliminazione delle tossine e quindi è frequentemente utilizzato in associazione a diete, per aiutare nel processo di dimagrimento e per meglio adattarsi all’aumento dell’attività fisica.

Come usare e in che dose assumere

I frutti del cardo mariano vengono normalmente utilizzati per preparare il tè. Il tè viene preparato con un cucchiaino di frutta tritata e 1 tazza di acqua bollente. Dovrebbe essere lasciato riposare per 15 minuti, filtrare e bere 3-4 tazze al giorno.

Questo tè dovrebbe solo completare il trattamento indicato dal medico per la steatosi epatica, e dovrebbe essere accompagnato da esercizi e dieta, oltre ad evitare di fumare e consumare bevande alcoliche. Vedi altri rimedi casalinghi per il fegato grasso .

Inoltre il cardo mariano si può trovare sotto forma di capsule o compresse, essendo più frequentemente associato ad altre piante come il carciofo e il boldo, che hanno anche un ottimo effetto sulla rigenerazione epatica. La dose raccomandata in capsule è generalmente compresa tra 1 e 5 g, essendo consigliato di consultare un naturopata o un fitoterapista per aggiustare ogni caso.

Possibili effetti collaterali

Il cardo mariano se consumato in eccesso può provocare irritazione allo stomaco e provocare ustioni alla mucosa gastrica, oltre a diarrea, vomito e nausea. Pertanto, l’uso di questa pianta medicinale è controindicato nei bambini, ipertesi, persone con problemi renali o gastrici, come ad esempio gastrite o ulcere.

Controindicazioni

Le donne incinte o quelle che sono durante il periodo dell’allattamento al seno, dovrebbero usare questa pianta solo sotto guida medica. Questo perché nonostante sia stato accertato che questa pianta aumenta la produzione di latte materno e nessuna delle sostanze si trova nel latte, sono ancora necessari ulteriori studi per confermare questo fatto e che il suo utilizzo non rappresenta rischi per la madre. o il bambino.

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