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Saltare i pasti fa dimagrire?

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Quanto spesso abbiamo erroneamente pensato che saltare i pasti faccia dimagrire? Non c’è errore più grande! Saltare un pasto per un giorno e andare in sovralimentazione al pasto successivo o il giorno dopo crea disordine nella dieta, e una dieta perchè funzioni ha bisogno di una sola cosa: ordine!

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Nonostante tale approccio possa comportare danni consistenti all’organismo, è possibile sfruttare determinati schemi dietetici in grado di utilizzare in totale sicurezza gli effetti dimagranti di un potenziale digiuno. Si tratta di approcci denominati digiuno intermittente e digiuno simulato. Il piano alimentare viene stilato da un professionista che segue il paziente consentendo il raggiungimento del giusto obiettivo, senza mai perdere di vista la tutela di un buono stato di salute.

Esistono diversi protocolli che vanno sotto il nome di digiuno intermittente, ma tutti hanno la caratteristica di essere divisi in una fase di sotto alimentazione e una di sovralimentazione. Il segreto del successo sta proprio in questa oscillazione tra una fase e l’altra.

Le fasi possono avere un’oscillazione di ore, di giorni o di settimane, la scelta dell’oscillazione dipende dal soggetto che deve intraprendere questo tipo di trattamento nutrizionale e l’oscillazione viene decisa dal professionista che stila il piano.

Gli alimenti e le porzioni da assumere durante le due fasi vengono ben calcolate dal professionista che si preoccuperà di stilare un piano completamente aderente alle esigenze del paziente. In questo modo è possibile sfruttare sia i benefici del digiuno che quelli dell’alimentazione.

Nel caso in cui si scelga di saltare un pasto senza nessuna guida, invece, non si otterrà alcun risultato in quanto scegliere di saltare ad esempio solo il pranzo, comporta solo una grande sofferenza psicologica dovuta al senso di privazione. Oltre al disagio psicologico, la sofferenza si riflette anche a livello fisiologico. Le cellule, essendo abituate a ricevere i nutrienti in una determinata quantità, attivano meccanismi di “allarme” e cercano di sopperire il deficit in ogni modo. Questi meccanismi di difesa comportano “effetti collaterali” che si traducono a livello macroscopico con un danno alla salute.

Cosa fare per evitare tutto ciò? Non saltare i pasti! L’unica eccezione è concessa nel caso in cui il professionista ritenga che siate i soggetti adeguati per intraprendere il trattamento nutrizionale del digiuno intermittente. In quel caso fidatevi di lui.

Dott.ssa Laura Paone

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