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Vaccino antinfluenzale: tutti i bambini dovrebbero farlo?

La stagione dei vaccini antinfluenzali sta per arrivare e pone moltissime domande. Molti genitori sono indecisi se far vaccinare o meno i propri figli oppure somministrargli lo spray nasale. Ecco qualche consiglio in merito. 

Dove posso fare il vaccino antinfluenzale? 

Nell’anno 2020-2021, il vaccino antinfluenzale è stato esteso a tutti i bambini della scuola primaria, ma anche a coloro che hanno tra i 2 e gli 11 anni (ma non ai dodicenni) che hanno compiuto gli anni entro il 31 agosto. Per i bambini tra i e 2 4 anni, il vaccino si effettua presso ambulatori medici. 

Quando è stato introdotto il vaccino antinfluenzale?

Nel 2013, a tutti i bambini dei 2 e 3 anni è stato offerta la possibilità del vaccino antinfluenzale per la prima volta. Nel 2015, sono stati aggiunti alla lista i bambini di 2 e 4 anni, oltre a quelli della scuola primaria. Nel 2016 tutti i bambini sono stati invitati a farlo e nel 2018 è stato esteso a tutti i piccoli fino ai 5 anni di età. Nell’anno 2020-2021 possono fare il vaccino tutti i bambini dai 2 ai 7 anni.

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Prima di introdurre la vaccinazione antinfluenzale per tutti i bambini, in alcune parti del paese sono stati condotti dei piloti, con tutti i bambini delle scuole elementari a cui è stato offerto di vaccinarsi. Ciò ha permesso alla Public Health England di ottenere un’istantanea di ciò che l’introduzione del vaccino potrebbe significare in termini di riduzione dell’ influenza. I bambini sono noti per diffondere il virus molto più velocemente rispetto agli adulti. Ciò significa che immunizzarli dovrebbe ridurre il numero di adulti vulnerabili che vanno incontro a complicazioni influenzali – e questa teoria è stata confermata nell’anno pilota. Nei bambini che sono stati vaccinati nell’inverno 2014-2015 c’erano alcuni dei seguenti casi:
  • Una riduzione del 74% delle presenze al pronto soccorso per malattie respiratorie tra i bambini in età scolare nella scuola primaria pilota rispetto alle aree non pilota
  • Una riduzione del 93% in meno degli ingressi in ospedale dovuta all’influenza nei bambini della scuola primaria
  • Un calo del 59% di visite da parte del medico di famiglia per l’influenza degli adulti nella scuola primaria rispetto ad altre aree.

Può il vaccino farti prendere l’influenza?

La cattura o la trasmissione del virus dell’influenza dopo l’immunizzazione non è mai un problema con la vaccinazione dell’influenza degli adulti, poiché non contiene virus vivi. Ciò significa che per il virus è impossibile moltiplicarsi e, quindi, non farti prendere l’influenza.

Ci sono due ragioni per cui questo accade. La prima è che sono diverse le persone che si vaccinano in inverno per l’influenza, quando molti soggetti tendono ad avere il raffreddore. Se hai l’immunizzazione antinfluenzale, ma il naso che cola due giorni dopo, potresti incolpare il vaccino, anche se magari avresti avuto lo stesso l’influenza.

La seconda ragione dipende da come il corpo reagisce per combattere il virus se siete esposti. Un processo immunitario che può farvi sentire un po’ indolenzito e dolorante, ma non si tratta di influenza. 

Puoi infettare gli altri dopo che hai fatto il vaccino?

Spesso mi viene chiesto della possibilità che i bambini immunizzati infettino altri. Questo è un rischio soltanto teorico perché è un “virus vivo”. Il virus che si usa nello spray nasale non è stato ucciso, ma trattato per indebolirsi in maniera drastica. Si tratta di un virus che è stato adattato al freddo, quindi nelle zone fredde come il naso tende a espandersi, mentre non può succedere lo stesso nei polmoni. In questo modo il bambino può produrre anticorpi per combattere il virus, ma non manifesta nessuno dei sintomi gravi tipici dell’esposizione. 

Per quanto riguarda infettare gli altri, dopo l’immunizzazione infantile, il virus si “diffonde” molto meno rispetto a chi ha l’influenza. Inoltre, il virus che emetti non può moltiplicarsi nei polmoni e causare gravi infezioni.

Le uniche persone che potrebbero essere a rischio sono quelle con un sistema immunitario  gravemente impoverito, come le persone che hanno appena avuto un trapianto di midollo osseo. Chiaramente, i bambini che hanno appena subito un trapianto di midollo osseo non andranno a scuola. E negli Stati Uniti, dove milioni di bambini sono stati immunizzati negli ultimi 11 anni, non sono stati segnalati problemi relativi alla trasmissione dell’infezione. Per essere completamente al sicuro, tuttavia, a un bambino che vive in una famiglia con qualcuno in questa posizione verrebbe offerta una forma alternativa di vaccino.

Gli individui ad alto rischio 

I bambini, ovviamente, non sono gli unici a dover fare il vaccino. La Public Health del Regno Unito incoraggia a farsi avanti anche coloro che sono a rischio di complicazioni come la polmonite e la morte per influenza. Per prevenire il tutto, ecco chi sono gli individui a maggiore rischio:

  • Gravidanza: le donne incinte hanno un rischio di 7 volte più grande soprattutto nelle fasi ultime del percorso
  • I malati di cuore: 11 volte superiore alla media
  • Problemi polmonari: 7 volte
  • Malattie del fegato: 14 volte
  • Reni: 19 volte
  • Diabetici: 6 volte
  • Patologie quali cancro, HIV, sistema immunitario: 47 volte
  • Sclerosi multipla: 40 volte
  • Morbo di Parkinson: 40 volte.

Ora, il gioco è fatto. L’influenza NON è la stessa cosa di un brutto raffreddore e può uccidere. Fare il vaccino se siete in una delle categorie succitate può prevenire gravi complicazioni e anche salvare delle vite. Cosa state aspettando?

 

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