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Vitiligine di Kasia Smutniak: cure e terapie

Kasia Smutniak, attrice e modella di origine polacca, nel 2020 ha deciso di dichiarare pubblicamente di soffrire di vitiligine, una condizione cronica della pelle che vede la comparsa di macchie e/o chiazze non pigmentate.

La mancanza di melanina si traduce in zone dai colori più chiari rispetto a quelli del proprio incarnato.

La vitiligine non compromette la qualità della vita a livello di salute fisica ma, nella maggior parte dei casi, viene vissuta psicologicamente male da chi ne è affetto.

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In molti infatti attribuiscono alle macchie una carenza a livello estetico, decidendo di coprire le zone interessate con abbondante make- up o ricorrendo alla medicina.

Anche Kasia si è vergognata per lungo tempo della sua vitiligine, di cui ha iniziato a soffrire improvvisamente intorno al 2013.

Dopo anni di lotte per accettarsi – in cui si è sottoposta alle cure più disparate – ha deciso di fare coming out e si è impegnata in numerose iniziative volte a sensibilizzare chi, come lei, soffre di questo disturbo.

L’evento caratterizzato dalla maggiore eco mediatica è la giornata mondiale per la vitiligine, fissata per il 25 giugno di ogni anno; durante la giornata molti raccontano le proprie esperienze e si aggiornano circa le cure e i rimedi più efficaci per arginare il disturbo.

Curare la vitiligine

Il disordine di pigmentazione più frequente al mondo può essere curato sottoponendosi a terapie mediche che, nella maggior parte dei casi, portano risultati dopo 6-12 mesi.

I trattamenti possono essere farmacologici, fisici, chirurgici o vedere una combinazione tra i tre nei casi più gravi.

I più comuni sono:

  • fotochemioterapia con psolareni (PUVA)
  • terapia topica corticosteridea
  • fototerapia UVB a banda stretta e laser
  • terapie di associazione
  • terapie chirurgiche
  • trattamenti depigmentanti

La cura più invasiva consiste nella depigmentazione dei tessuti sani, ossia lo sbiancamento delle zone non soggette alla vitiligine di modo da ottenere un incarnato uniforme.

Questo trattamento è molto efficace nelle persone con la pelle molto scura e, essendo irreversibile, viene indicato solo per quei pazienti che soffrono davvero molto per la condizione in cui vertono.

Le cause più comuni

Nonostante i numerosi studi, non è ancora chiara l’origine della vitiligine.

Molte ricerche hanno evidenziato come la malattia possa avere origine genetica o insorga come conseguenza di un forte stress emotivo.

Altri scienziati hanno invece esaminato il nesso tra la vitiligine e il virus dell’epatite C, dell’herpes e/o dell’HIV.

Il 30% dei soggetti affetti dal disturbo presenta almeno un’associazione con altre patologie autoimmuni come l’iper e l’ipotiroidismo.

Tutte le cause sovracitate sono però mere ipotesi: ad oggi infatti rimane ancora ignota la causa del disturbo di pigmentazione più comune nella società moderna.

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