Secondo uno studio condotto dal dott. Nicholas Christakis (docente di medicina e sociologia della Harvard Medical School di Boston), crescere e vivere in un ambiente dove il numero di donne è inferiore, può contribuire ad accorciare la vita di un uomo di ben tre mesi.
Questo perché si creerebbe una sorta di competizione in base a prototipi di ruoli biologici e sociali che porterebbero i “galli del pollaio” a stressarsi in modo eccessivo.
Lo studio ha analizzato i dati della mortalità di un vasto campione di uomini che frequentavano una scuola superiore del Wisconsin nel lontano 1957, calcolando la loro lunghezza di vita in base al rapporto tra uomini e donne appartenenti alla loro classe di età.
È emerso che la lunghezza della vita degli uomini cresciuti in ambienti con molte donne sembrava essere leggermente superiore a quella degli uomini cresciuti in un ambiente a predominanza maschile.
I dati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Demography.
Dunque mi viene spontanea una riflessione: sarà per questa minore schiavitù alla legge del “territorialismo” che le donne in media risultano più longeve? Misteri della virilità…