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Giornata nazionale dei Disturbi Del Comportamento Alimentare

 

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In occasione della Giornata Nazionale dei disturbi alimentari, è utile dedicare uno spazio a tali disturbi per comprendere quali sintomi li caratterizzano, quali trattamenti e cure sono possibili.
I disturbi del comportamento alimentare nascono da un consumo di cibo non sano e dannoso per il benessere psicologico e fisico. Motivo  di  eccessivo dimagrimento o aumento di peso, di conseguenze gravi a livello medico e psicologico.

Quali sono i Disturbi del Comportamento Alimentare

  • Pica: portare alla bocca e ingerire ripetutamente per almeno un mese sostanze  non alimentari e non commestibili, come carta, stoffa, sapone, capelli, lana, terra, metallo. Il disturbo si presenta più spesso nell’infanzia.
  • Disturbo di ruminazione: ripetuto rigurgito di cibo per un periodo di almeno un mese.  Il cibo rigurgitato può essere rimasticato, ringoiato o sputato. Comportamento non dovuto a disagi medici e ad altri disturbi   alimentari (anoressia, bulimia)
  • Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo: evitare di assumere determinati cibi importanti dal punto di vista nutritivo con una conseguente perdita di peso e carenze nutrizionali a livello medico.
  • Anoressia nervosa: intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso, rifiutando il cibo o con condotte  utili per smaltire il cibo ingerito ( vomito, uso di lassativi, eccessiva attività fisica). Nonostante un corpo molto magro, l’anoressica-o  si considera grassa-o. In età adolescenziale, chi soffre di tale disturbo tende a comportamenti autolesionisti.
  • Bulimia nervosa:  frequenti abbuffate seguite da vomito autoindotto, uso di lassativi ed eccessiva attività fisica per non ingrassare.
  • Disturbo da alimentazione incontrollata (BED): ricorrenti episodi di abbuffate,  dove è forte la sensazione di perdere il controllo e di non riuscire a smettere di mangiare. A differenza della bulimia, sono assenti il vomito e le condotte per evitare di ingrassare. Spesso chi soffre di questo disturbo è in sovrappeso o in una condizione di obesità.
  • Disturbi alimentari con altra specificazione: disturbi che non rientrano in quelli precedenti ma causano un disagio medico, sociale e psicologico come le abbuffate notturne.

Come prevenire tali disturbi 

Fondamentale prevenire tali disturbi, coinvolgendo la famiglia e la scuola con incontri di informazione e sensibilizzazione, con percorsi di sostegno alla genitorialità, volti ad aiutare i genitori a rapportarsi con i propri figli e  con i loro problemi. Così sarà possibile riconoscere i sintomi e intervenire nelle prime fasi del disturbo, in particolare in età adolescenziale.

Quali i trattamenti  

Importante la collaborazione di diverse figure professionali (medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, nutrizionisti) nella cura di tali disturbi, considerato i vari trattamenti:

  • Trattamento farmacologico
  • Trattamento psicoterapeutico per recuperare un rapporto sano col cibo e col proprio corpo
  • Interventi di natura medica, in particolare nei casi di sottopeso
  • Percorso educativo alimentare
  • Sostegno psicologico alla famiglia

Nei casi più gravi  dal punto di vista medico e psicologico, esistono centri specializzati dove un gruppo di vari professionisti si attiva per sconfiggere tali disturbi e guarire il paziente.

 

Dr.ssa Annalisa Allocca Psicologa Clinica e di Comunità

 

 

 

 

 

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