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Igiene intima femminile: le donne lo sanno?

“Le donne lo sanno” sostiene una canzone del Liga nazionale… Ma quanto ne sappiamo davvero di igiene intima?

Consapevoli del fatto che la particolare posizione anatomica della vagina la renda più delicata e facile a contrarre infezioni genitali (con pruriti, cattivi odori e perdite varie), è fondamentale saperne di più.

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Analizziamo, dunque, i vari aspetti di una buona cura personale a livello di igiene intima:

Frequenza: è meglio lavarsi una volta, massimo due. Di sicuro sempre prima e dopo un rapporto sessuale (non è molto romantico, lo so…), visto che l’uretra corta, unita alla vicinanza con l’ano, rendono frequenti le infezioni. Tuttavia è controproducente anche esagerare coi lavaggi (e in ogni caso occorre sempre sciacquare bene via il detergente, che rischierebbe di alterare l’equilibrio della microflora locale).

Asciugatura: asciugare per bene in modo da evitare che restino parti umide, col rischio di far proliferare batteri e funghi. Inoltre, sempre per evitare il passaggio di batteri dall’ano alla vagina e all’uretra, il movimento corretto di asciugatura è dalla vagina verso l’ano e non viceversa.

Periodo mestruale: è fondamentale curare l’igiene intima soprattutto nei 5 giorni mensili più fastidiosi per ogni donna, perché l’ambiente lasciato dai residui mestruali crea un ambiente adatto per ospitare agenti patogeni. In commercio vi sono detergenti intimi proprio per quei giorni.

Abbigliamento: abitualmente è meglio indossare biancheria intima di cotone bianca. Meglio evitare il perizoma abitualmente e gli slip che non siano completamente asciutti. No anche ai pantaloni e ai jeans troppo aderenti che non fanno traspirare la pelle.

Alimentazione: occorre mangiare ciò che favorisca una buona attività intestinale: yogurt, cereali integrali, frutta e verdura. Anche l’assunzione di fermenti lattici è ottima.

Prodotti: è importantissimo utilizzare detergenti dal ph intorno al 4, per rispettare la normale acidità dell’ambiente vaginale. I prodotti presenti in commercio sono spesso addizionati di acido lattico, presente naturalmente in vagina, e di estratti vegetali come malva, tiglio e camomilla per le proprietà lenitive e addolcenti, mentolo ed eucaliptolo per le proprietà rinfrescanti, aloe ed amamelide per le proprietà emollienti e idratanti, salvia e timo per le proprietà blandamente antisettiche. Per ciò che riguarda le lavande vaginali, è sempre meglio chiedere consiglio al ginecologo.

Se, oltre all’igiene intima propria, si invita anche il partner a prestare attenzione alla sua… tanto di guadagnato: nulla di più semplice che un’infezione o un disturbo faccia il ping pong in una coppia!

Ovviamente, soprattutto se i sintomi fastidiosi persistono, la visita ginecologica è obbligatoria! Considerando che comunque il consulto del ginecologo dev’essere abituale anche in assenza di disturbi.

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