I presunti chili di troppo sono un fastidio che accomuna molte donne.
Tuttavia sembrerebbe che tra il vedersi grasse e l’esserlo veramente ci sia un’abisso.
A dirlo è una ricerca condotta dall’University College of London, secono la quale le donne sarebbero più magre del 30% rispetto alla percezione che hanno del proprio corpo.
Questo perché il cervello vedrebbe due, inesistenti, taglie in più, con relativa ciccia in realtà non presente sul corpo.
Lo studio ha visto coinvolte molte volontarie, il cui compito era valutare le distanze, per esempio tra indice e pollice o ancora la lunghezza delle dita.
Ebbene, le donne stimano le distanze, la lunghezza e la larghezza in modo nettamente esagerato, allungando o allargando gli oggetti fino al 69% in più rispetto alla realtà.
Tuttavia i ricercatori hanno ottenuto stime di grandezza esatte quando si trattava di comparare il proprio corpo con quello degli altri, ad essere distorta è la visione di sé.
Insomma, le donne vivono davanti ad un costante ’specchio deformante’ che le fa sentire più grasse di quello che in realtà sono.
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