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Mamme sicure dell’alimentazione dei figli. I dati non concordano

dieta e infanzia

È passato quasi un mese dalla presentazione dei dati dell’Osservatorio Mamme sull’alimentazione in famiglia. Il responso, come sostiene Laura De Gara, Presidente del corso di Laurea magistrale in Scienza dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, è molto chiaro.

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Lo studio mostra una percentuale molto elevata di mamme convinte di trasmettere uno stile alimentare corretto ai propri figli. Nonostante 9 mamme su 10 si ritrovino in questa convinzione, però, il 9% dei bambini è obeso mentre il 21% è in sovrappeso. È stato evidenziato anche come nelle regioni storicamente e culturalmente più legate ai canoni della dieta mediterranea si stia diffondendo sempre più uno stile di vita completamente errato.

I numeri
A più di 15.000 mamme è stato chiesto di compilare un questionario che ha permesso di riportare lo status del loro ruolo di ‘educatrici del mangiar sano’ per tutta la famiglia. Lo studio ha permesso di  osservare come l’83% delle mamme ritenga di massima importanza curarsi dell’alimentazione dei figli. Allo stesso tempo, il 95% di queste ritiene di possedere un livello di conoscenza dei prodotti alimentari più che sufficiente.
Nonostante questo sia il polso della situazione dal punto di vista delle mamme, i dati sulla diffusione di obesità infantile in Italia risultano più che contrastanti. Per il 2014, il sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie dell’Istituto Superiore di Sanità ha registrato lo stato di sovrappeso nel 32% degli adulti e circa nel 21% dei bambini di 8-9 anni. Il 9% è invece obeso.
Questi dati sono decisamente preoccupanti soprattutto per gli effetti che la condizione di obesità infantile può avere sulla salute dell’adulto. È evidente quindi che la discrepanza tra la percezione delle mamme riguardo al loro ruolo per l’alimentazione dei figli e i dati dell’ISS non può essere sottovalutata. Secondo lo studio dell’Osservatorio Mamme, più del 90% delle intervistate ritiene l’alimentazione proposta alla loro famiglia in linea di massima corretta. Circa il 70%, inoltre, ha dichiarato di focalizzare l’attenzione maggiormente sull’alimentazione dei bambini che degli adulti della famiglia. Lo studio ha affrontato anche l’aspetto comportamentale in relazione al cibo. Il pasto è visto come un’occasione per conversare in famiglia per l’83% delle mamme, mentre per il 60% lo considera un momento per stare insieme. Inoltre, il 30% delle mamme non crede che l’esempio dei genitori a tavola sia importante per i figli. Anche questi numeri sono in contrasto con le tendenze derivanti dalla diffusione delle nuove tecnologie di comunicazione. Secondo i dati, a tavola il 45% dei commensali usa guardare la televisione, il 30% è intento a navigare su Internet mentre il 13% utilizza il telefono.

 
Diventa dunque sempre più necessaria una maggiore sensibilizzazione delle persone finalizzata alla comprensione delle regole di base della sana alimentazione. Trasmettere le basi di un corretto stile di vita è uno dei compiti fondamentali di tutte le mamme e di tutti i papà.  Ma ciò che importa davvero è che mille grafici o un milione di percentuali non varranno mai per i nostri figli quanto il nostro esempio: non dimentichiamolo.

Giuseppe Amato

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