Pillola anticoncezionale, le alternative se si è intolleranti

Tra celiaci e intolleranti al lattosio, le donne che si affidano alla pillola anticoncezionale, rischiandone l’inefficacia, sono circa 5,7 milioni in Italia.

Non solo gli effetti collaterali vanno soppesati insieme al proprio medico ginecologo, ma anche la possibilità di avere qualche intolleranza alimentare deve essere argomento di approfondimento se non si vuole rischiare una gravidanza indesiderata.

Molti farmaci, tra cui antibiotici e antinfiammatori, hanno come eccipiente il lattosio o il glutine e la pillola è proprio tra questi medicinali. Anche se si rispettano scrupolosamente le indicazioni della prescrizione, gli orari e i giorni di assunzione, se si verificano reazioni gastrointestinali la pillola può vedersi ridurre o addirittura vanificare i suoi effetti.

Mal di pancia, spotting, crampi, coliche intestinali, irregolarità del ciclo, mal di testa ricorrenti e un malessere generale associato a un senso di spossatezza, possono essere campanelli d’allarme.

Per scongiurare ogni possibilità, parlatene con il vostro medico, usate altre precauzioni durante gli accertamenti clinici necessari per individuare l’intolleranza (breath test per il lattosio, esame del sangue per la celiachia).

In caso di esito positivo, alla pillola possono essere preferiti altri metodi contraccettivi come il cerotto transdermico o l’anello vaginale.

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