Le emozioni invadono e condizionano la nostra vita. Sono l’energia interna che ci rende capaci di sognare, amare, godere un momento. La stessa energia può però trasformarsi in sofferenza, rabbia, odio.
In una prospettiva neuro scientifica, le emozioni rappresentano la risposta spontanea ed autentica a stimoli e situazioni provenienti dall’ambiente esterno e comporta una serie di cambiamenti nello stato corporeo. Tra questi:
- Cambiamenti fisiologici quali alterazioni della frequenza respiratoria e cardiaca, della pressione sanguigna, sudore, sensazioni di caldo o freddo e altri;
- Risposte tonico-posturali come la tensione o il rilassamento corporeo;
- Cambiamenti comportamentali come restare fermi o scappare;
- Cambiamenti espressivi di tipo mimico-facciale, vocale, gestuale e verbali.
Si distinguono le emozioni primarie e secondarie. Le emozioni primarie sono universali, al di là della cultura e del contesto sociale di appartenenza, presenti fin dalla nascita negli uomini e animali superiori e connesse all’istinto di sopravvivenza e di adattamento. Esse sono rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo, disgusto.
Le emozioni secondarie sono generate dalla combinazione delle primarie e si sviluppano con la crescita dell’individuo e l’interazione sociale.
Esse sono allegria, invidia, vergogna, ansia, rassegnazione, gelosia, speranza, perdono, offesa, nostalgia, rimorso e delusione.
Perché sono la nostra risorsa naturale
L’emozione regola il rapporto tra l’organismo e l’ambiente, favorisce il processo di adattamento dell’individuo a tutti gli stimoli provenienti dall’ambiente circostante. Ogni volta che ci si trova di fronte a nuove situazioni, il nostro equilibrio interiore viene turbato. L’emozione ci permette di affrontare e valutare cosa sta accadendo in quel momento, attivando il nostro istinto di sopravvivenza e di auto protezione.
Le emozioni assumono una valenza negativa se utilizzate in modo non funzionale, con effetti negativi per la persona stessa. La paura, ad esempio, ci permette di percepire una situazione di pericolo a cui reagiamo con comportamenti di auto difesa.
Secondo una visione Gestaltica, in terapia si favorisce il contatto con le emozioni, di cui il paziente ne diventa consapevole e apprende modalità sane per gestirle.
Le emozioni dunque contribuiscono a costruire quel luogo fertile nel quale può nascere qualcosa di estremamente utile per la nostra crescita e, quindi, per la nostra vita.
Dr.ssa Annalisa Allocca Psicologa Clinica e di Comunità