Posture sbagliate, muscoli rigidi e contratti, schiena curva e protesa in avanti. Se camminassimo o corressimo con uno specchio di fianco ci accorgeremmo di quanto sovraccarichiamo la colonna vertebrale, ma anche stare in piedi o seduti alla scrivania dell’ufficio ci riserverebbe qualche sorpresa.
Secondo ortopedici e fisiatri,infatti, gli italiani spesso dimenticano l’abc dei movimenti
Quando si resta in piedi, le gambe devono essere leggermente divaricate e il peso va distribuito equamente su entrambi i piedi, distanziate quanto l’ampiezza del bacino. Le spalle devono restare morbide, la schiena mai troppo rigida, le braccia rilassate lungo i fianchi e la testa dritta in avanti. Cercate comunque di non restare a lungo nella stessa posizione, facendo magari qualche passo o appoggiandosi a una parete.
Quando si cammina bisognerebbe appoggiare prima il tallone e poi la punta dei piedi, mantenendo i muscoli addominali contratti e la schiena eretta, seguendo ognuno il proprio naturale ritmo di passo.
Nella corsa, amatoriale o professionale, la testa deve avere una posizione flessa, sostenuta dai muscoli del collo rilassati. Il busto invece si sporge leggermente in avanti, inclinandosi, e le spalle devono essere decontratte. Evitare di correre in punta di piedi o facendo passi troppo lunghi, perché il tallone o l’avampiede deve restare il più aderente possibile al terreno, cercando di sincronizzare il movimento delle gambe con quello delle braccia (leggermente flesse).
Se a fine giornata volete scaricare la colonna lombare indolenzita dallo schienale della sedia (ricordate, busto eretto ma non troppo dritto e la schiena vicina ma non appoggiata) sistemate un tappetino vicino al letto e sdraiatevi appoggiando piedi e polpacci sul letto, mantenendo la posizione per 10 minuti.
Altro esercizio utile come stretching è in piedi, con le gambe divaricate e leggermente piegate. Piegatevi in avanti appoggiando i palmi delle mani a terra, senza sollevare i talloni né inarcando la schiena. Dieci ripetizioni, dai 30 ai 50 secondi ognuna.