La vitamina D è una vitamina liposolubile, cioè il corpo immagazzina quantità non necessarie, invece di rimuovere l’eccesso attraverso la minzione. Mangiare cibi con vitamina D è molto improbabile che causa la tossicità o sovradosaggio, ma assumere alte dosi di integratori per diversi mesi può causare problemi.
Ipercalcemia
Quando il corpo immagazzina troppa vitamina D, un eccesso di calcio e fosforo si verifica. Ciò causa depositi di modulo a reni, polmoni e vasi sanguigni. Calcio elevato si chiama ipercalcemia.
I primi sintomi
Sintomi di ipercalcemia iniziale primaria includono la mancanza di appetito, nausea e vomito.
Segni addizionali
Ulteriori segni di ipercalcemia possono includere confusione, diarrea, eccessiva minzione e sete inusuale, prurito, nervosismo e debolezza. Aritmia cardiaca può verificarsi anche.
Calcoli renali
L’uso di entrambi di calcio e vitamina D da parte delle donne in post-menopausa è legato ad un aumento del 17 per cento del rischio di calcoli renali nel corso di uno studio di 7 anni citato dal National Institutes of Health (NIH).
Avvertimento
Gravi problemi renali possono svilupparsi con il sovradosaggio di vitamina D, tra cui calcificazioni, proteine nelle urine e la funzione renale insufficiente che si traduce in accumulo di rifiuti nel corpo. Alla fine, insufficienza renale si può verificare.