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Candidosi vaginale: cos’è e come si cura

La candidosi vaginale è un disturbo femminile piuttosto diffuso e rappresenta un sottogruppo del macro fenomeno noto come vaginite.

L’infezione vaginale da candida è provocata dal lievito noto come Candida Albicans che, se comincia a riprodursi in modo anomalo, può portare a una fastidiosa irritazione del canale vaginale e della vulva.

L’insorgenza dell’infezione ha diverse cause e altrettanti rimedi; anche la prevenzione gioca un ruolo importante.

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Scopriamo insieme cause, rimedi e piccoli accorgimenti da adoperare per evitare la candidosi vaginale.

Cos’è la candidosi vaginale e quando si manifesta

Abbiamo precedentemente accennato che la candidosi vaginale è un’infezione da fungo che può interessare la vagina o la vulva, parte più interna dell’organo genitale femminile.

Il fungo Candida Albicans è sempre presente nel canale vaginale delle donne e comincia a riprodursi in modo anomalo qualora il sistema immunitario si indebolisca, rendendo l’attività dei ”batteri buoni” – noti come lattobacilli – inerme davanti alla proliferazione del fungo.

I fattori di rischio sono prevalentemente 5:

  • stato di gravidanza
  • effetto collaterale dato dagli antibiotici
  • diabete mellito
  • ciclo mestruale
  • infezione da HIV (virus responsabile dell’AIDS)

La gravidanza e il menarca provocano cambiamenti ormonali transitori che mettono a dura prova il sistema immunitario; per questo motivo la candida vaginale può colpire le donne in stato interessante o quelle con il ciclo mestruale.

Stesso discorso vale per gli antibiotici: queste particolari medicine aiutano a curare diverse malattie di origine batterica ma, data la loro natura aggressiva, possono provocare un indebolimento del sistema immunitario e uno scompenso della flora batterica, causando disturbi come la candida.

HIV e diabete mellito sono anch’esse delle malattie piuttosto aggressive, perciò è opportuno parlare con gli esperti per essere adotti circa le ripercussioni che possono avere sulle zone più delicate come la vagina.

Sintomi e cure

La candidosi vaginale è accompagnata da una serie di sintomi ben precisi quali:

  • prurito vaginale o vulvare piuttosto intenso
  • bruciore intimo
  • dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali)
  • perdite biancastre lattiginose
  • dolore durante la minzione
  • rigonfiamento e/o arrossamento delle mucose vaginali
  • presenza di vescicole o ulcere

I primi 6 sintomi qui elencati sono piuttosto comuni mentre l’ultimo – quello riguardo alla possibile presenza di vescicole o ulcere – è decisamente raro.

Curare la candidosi è possibile e, nella maggior parte dei casi, i ginecologi consigliano un ciclo di cura con farmaci ricchi di clotrimazolo quali, ad esempio, il Gyno canesten o il Meclon.

Tali farmaci sono presenti come pomate, compresse o ovuli da inserire direttamente nel canale vaginale.

Di norma gli esperti consigliano anche l’assunzione di fermenti lattici vivi di modo da ripristinare il corretto funzionamento della flora batterica.

Prevenzione

Recenti studi hanno dimostrato come la candidosi vaginale si possa prevenire adottando poche e semplici precauzioni:

  • evitare lo stress mantenendo uno stile di vita sano
  • seguire una dieta povera di zuccheri, lieviti ed eccessivo consumo di bevande alcoliche
  • in caso di terapia antibiotica, assumere anche dei probiotici per contrastare l’abbassamento delle difese immunitarie e gli scompensi della flora batterica
  • cambiare frequentemente gli assorbenti, sia interni che esterni
  • asciugarsi da davanti verso dietro dopo essersi recate in bagno
  • cambiare la biancheria intima/costume dopo aver fatto sport o un bagno al mare e/o in piscina
  • evitare bagni molto caldi

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