in

Quando il lifting è mini

La chirurgia estetica compie passi da gigante, a fronte di una richiesta sempre maggiore di clienti che decidono di affidarsi al bisturi per restare (apparentemente) giovani e tenere lontano, ancor per un po’, l’invecchiamento e il cedimento di pelle e muscoli rilassati.

Contro la perdita di tono, cutanea e muscolare, l’unico intervento mirato è il lifting (dall’inglese “tirare su”) a cui, da qualche anno, si preferisce la versione “mini” che va ad interessare singole zone da trattare, lasciando piccolissime cicatrici dietro l’orecchio e fra i capelli.

Advertising

Nonostante per l’area frontale si prediliga qualche iniezione di botulino per distendere i tratti, le richieste per minilifting per guance e collo è ancora molto in voga. Un intervento può durare 1-2 ore, in anestesia locale associata a sedazione, e il decorso post operatorio è molto più rapido con un solo giorno di degenza e controlli regolari per verificare che non ci siano ematomi o rigonfiamenti, anche grazie un programma di recupero a casa che prevede riposo e posizioni molto statiche almeno per i primi 5 giorni dopo l’intervento.

A leggere i dettagli dell’operazione un po’ si rimane stupiti da come il chirurgo possa essere effettivamente paragonato a un sarto tra incisioni, scollamenti cutanei, riposizionamento con tiraggio e punti di sutura(in materiali particolari, tipo goretex) che ridisegnano il viso, assicurando una completa naturalezza della mimica e dell’espressività contro la forza di gravità.

I costi variano a seconda del chirurgo che opera e della durata della degenza, considerate comunque un budget compreso tra i 7 e i 10 mila euro (clinica, onorario, sala operatoria, anestesia, ecc) per avere un equipe di professionisti in grado di soddisfare le vostre esigenze nel pieno rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza per il paziente.

Advertising
Advertising

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caricando...

0
Advertising

Infarto: lo si può prevedere con l’analisi del capello

Le allergie più comuni tra i neonati